lunedì 6 agosto 2012

Recensione di Danza de Andalucia di Asgeir&Mo, 2011


English Version

Mettete il cd sul vostro lettore o le cuffie del vostro lettore mp3 … chiudete gli occhi … siete in Spagna? Siamo a Siviglia? O a Granada? Sotto le mura dell’Alhambra?
Adesso riprendente in mano il cd e leggete chi sono i musicisti. Sono un duo Asgeir&Mo, violino e chitarra, nomi non esattamente spagnoli vero? Infatti sono di Stavanger, un comune e una città della Norvegia situata nella contea di Rogaland. Esatto: Norvegia.
Ho chiesto a Google Map la distanza tra Stavanger e Siviglia: 3.508 kilometri. Non sono un esperto di flamenco, ma se mi avessero chiesto la provenienza dei musicisti di questo disco l’ultimo posto al mondo che mi sarebbe venuto in mente sarebbe stato senza dubbio la Norvegia. Eccellente bravura? Esempio perfetto di crossover culturale? Fatale conseguenza della globalizzazione della cultura?
Probabilmente tutte e tre le cose assieme, di sicuro Asgeir Aarøen e Bjarte Mo fanno sul serio, non cercano di scimiottare i Gypsy Kings, ma sono alla ricerca di un loro stile personale. Musicalmente sono degli eccellenti professionisti, così come lo sono gli altri che li accompagnano in questo progetto: Gabriel Chicaiza e Eddie Andresen alle percussioni, Magnus Rod Haugland al contrabbasso, Aina Schold è una cantante gospel. Si unisce a loro come “special guest” la ballerina Noelia Sabarea.
Davvero un bel disco, semplice, piacevole e senza facili ammiccamenti al pubblico. 3.508 kilometri dal freddo nordico della Norvegia al caldo mediterraneo dell’Andalusia? A sentirli suonare non sembrano poi così tanti.

Ascoltate

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