venerdì 1 ottobre 2010

Intervista con Giacomo Parimbelli, quarta parte

Con chi le piacerebbe suonare e chi le piacerebbe suonare? Che musiche ascolta di solito?

Con chi le piacerebbe suonare e chi le piacerebbe suonare? Che musiche ascolta di solito?
Suono principalmente da solista, ma amo il repertorio cameristico a duo di chitarra. Tuttavia, per motivi di tempo, ho scelto il binomio “io e la chitarra” e non ho la pretesa di suonare con chiccesia, se non con i miei allievi quando impartisco loro lezioni musicali.
Ascolto principalmente musica sacra; musica organistica italiana del '600 e del '700; musica barocca e classica per archi e strumento solista e cd (o dischi in vinile o nastri magnetici, quasi sempre gli stessi ) di Segovia, Bream e pochi altri per liuto: sono però ascolti che presentano una definizione di suono e di colore fondamentali, una sorta di via maestra.
Per il resto ascolto tutti i nuovi cd nuovi in entrata, sia di intrepreti contemporanei che storici per poi incasellarli in archivio.

Quali sono i suoi prossimi progetti? Su cosa sta lavorando?

Il percorso segue lo sviluppo della linea di promozione del repertorio originale per chitarra italiana del '900, per il quale da più di un decennio tengo concerti e conferenze su appropriati strumenti.
Quindi questo sarà un filone fisso, accanto a tutto quello che di stimolante fa parte dei lavori di un musicista e che si calendarizza d volta in volta ( e mai di moda in moda ).

Ultima domanda, proviamo a voltare verso la musica le tre domande di J.P.Sartre verso la letteratura: Perché si fa musica? E ancora: qual è il posto di chi fa musica nella società contemporanea? In quale misura la musica può contribuire all’evoluzione di questa società?

-Perché si fa musica? Per passione e piacere e fede nell'Armonia.
-E ancora: qual è il posto di chi fa musica nella società contemporanea?
Ancora molto marginale, e quelli che lo occupano sono visti come persone troppo lontane dalla realtà. Chi fa musica oggi dovrebbe calarsi nel quotidiano, ma con l'originalità che gli è propria.
-In quale misura la musica può contribuire all’evoluzione di questa società?
Più la società sarà Musicale e più si vi sarà benessere: ma ci vuole convinzione da parte dei musicisti, dei politici e dell'opinione comune. Consiglio al lettore di cercarsi nel De Repubblica di Platone, quel che egli scrisse a proposito della Musica.

grazie Maestro

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