sabato 12 settembre 2009

Recensione di Guitarreo di Antonio Rugolo (Stradivarius 2004)

Antonio Rugolo Guitarreo
Prima prova discografica di Antonio Rugolo nel 2004 e nono capitolo della Guitar Collection (diretta da Frederic Zigante) della Stradivarius, questa incisione lascia al recensore diverse chiavi di interpretazione e di lettura … provo ad elencarle in modo da fornirvi una recensione la più possibile estesa e, soprattutto non legata ai miei gusti personali.
Cominciamo dicendo che il disco ha un’ottima qualità di incisione, senza nessun eccesso di riverberi (una qualità che denota lo stile della Stradivarius) e che Antonio Rugolo è sicuramente un ottimo chitarrista, suona bene, molto bene, con grinta e senza alcuna traccia di svenevole romanticismo, rischio che a volte si corre con chi esegue un repertorio sudamericano e che qui viene completamente scongiurato, si sente che dietro a ogni brano c’è un grosso lavoro di tecnica e di analisi musicale ma senza indulgere in nessun autocompiacimento virtuosistico.
Il repertorio, i compositori e le musiche che qui vengono suonate meriterebbero da sole l’acquisto del cd. Come scrive giustamente Angelo Gilardino nel bel libretto che accompagna il cd (altra prerogativa della Stradivarius: l’attenzione al disco come oggetto, quasi come feticcio, se mi è consentito) “il proposito dell’interprete è chiaro: offrire una sostanziosa antologia del repertorio chitarristico rioplatense non supinamente votato alla pura e semplice riproduzione della musica popolare in veste strumentale .. ma elaborata da compositori che – pur non insensibili alle suggestioni del folclore – sono stati capaci di forgiare musiche formalmente e stilisticamente definite, con il sigillo di forti e distinte personalità.”
Aggiungo a queste belle parole la scarsa reperibilità discografica delle musiche eseguite: una rapida ricerca su internet mi ha permesso di verificare che se esitono diverse incisioni della Sonata op.47 di Ginastera, si nota una assoluta penuria per quanto riguarda le registrazioni delle musiche di Carlos Pedrell (ad eccezione di una interpretazione di Segovia di Guitarreo incisa nel 1945 e ripubblicata recentemente dalla Deutsche Grammophon), lo stesso dicasi per la Serie Argentina di Gilardo Gilardi e la Sonata n° 4 “Italiana” di Guido Santorsola.
Lo definirei un cd indispensabile. Peccato per la difficile reperibilità …. una ristampa?

Empedocle70

Nessun commento: