martedì 30 marzo 2010

Recensione di IDR di Marco Cappelli, Itinera di Empedocle70


Bel disco questo. Parla la lingua di un curioso e stimolante crossover quest’ultima fatica del chitarrista napoletano Marco Cappelli, da tempo newyorkese di adozione, che dopo l’eccellente EGP (vedi recensione sul Blog) torna in terra campana accompagnato da un gruppo di amici musicisti semplicemente eccellenti: Doug Wieselman ai clarinetti e al sax tenore, José Davila al trombone e alla tuba, Ken Filiano al basso, Jim Pugliese alla batteria, e in più, per oltre la metà dei brani, la surreale chitarra dell'inseparabile Marc Ribot e Dj Logic ai giradischi.
Il suono downtown duro e puro, ormai un vero e proprio marchio di fabbrica universale si incontra e si unisce con il patrimonio tradizionale della terra d'origine di Cappelli: cori di sottofondo in dialetto, scacciapensieri e zampogne erranti e inni alla Madonna si ubriacano con i poliritmi di Jim Pugliese, incroci di fiati e le chitarre sghembe di Ribot e Cappelli in un insieme la cui felice e apparente sgangheratezza richiama tante belle cose di Vinicio Capossela e di Tom Waits. Un modo nuovo e felice di rivisitare e forse aggiornare il patrimonio musicale e culturale del profondo Sud, un modo intelligente di esportare il suono avant newyorkese fuori dai grattaceli della Big Apple.

Empedocle70

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